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Agnese Soncini

Biologa Nutrizionista AA_079309 Dietista – Cuoca

“Dai una dieta ad una persona e l’aiuterai per una consulenza.
Insegnagli a creare la sua dieta e l’aiuterai per tutta la vita.”

2013 è l’anno di inizio della mia attività di libera professione nel mio studio.

Da cuoca, dietista, biologa nutrizionista ed ex atleta di OCR (obstacle course race), mi prefiggo di insegnarle a riscoprire se stesso/a (corpo, spirito e mente) attraverso:

  • la scoperta del piacere di mangiare “cibo vero”
  • il counseling psicoemotivo (test di coerenza emozionale – Nomabit test)
  • l’evoluzione verso uno stile di vita quel tanto in disequilibrio da consentire l’equilibrio costante della nostra salute.

Consulenza Online oppure negli studi di:

Dello (BS): Via Vittorio Mero, 4 – Studio Privato

Brescia: Via Gamba 6 – Studio Medico Dentistico Dr. Enrico Catalano

Verolanuova (BS): Via Civiltà del Lavoro 21 – PaleXtra Verola

Manerbio (BS): Via S. Martino del Carso, 6/A – Iron Angels Centro Fitness

Calcinato (BS): Via Statale, 276 – Fit Different Club

2013 è l’anno di inizio della mia attività di libera professione nel mio studio.

Da cuoca, dietista, biologa nutrizionista ed ex atleta di OCR (obstacle course race), mi prefiggo di insegnarle a riscoprire se stesso/a (corpo, spirito e mente) attraverso:

  • la scoperta del piacere di mangiare “cibo vero”
  • il counseling psicoemotivo (test di coerenza emozionale – Nomabit test)
  • l’evoluzione verso uno stile di vita quel tanto in disequilibrio da consentire l’equilibrio costante della nostra salute.

Io amo mangiare in buona compagnia, ma soprattutto fin da piccola amo cucinare prima le torte di fango e poi man mano piatti sempre più commestibili.

Così a 14 anni mi iscrissi all’istituto alberghiero IPSSAR Andrea Mantegna.
Proprio durante questa esperienza formativa scopri la materia di dietetica e la nutrizione così nel 2008 mi iscrissi a Dietistica.

Qui imparai che “la logica batte il grammo” (questo è il mio motto), perché un’informazione senza educazione (il dietista educa) è fine solo a se stessa e non permette al paziente di diventare autonomo e di sfuggire ai falsi miti.

Ingorda di sapere nel 2010 prosegui gli studi in alimentazione e nutrizione umana. Se dovevo comunicare informazioni utili ai miei pazienti dovevo imparare a capire quali lo erano veramente secondo il principio di scienza e coscienza.

Dopo qualche anno di attività lavorativa, sempre in libera professione, mi appassionai alle OCR e iniziai a farlo in modo agonistico. Impegnarmi al massimo per riuscire a superare l’ostacolo, di qualsiasi genere che fosse, mi ha sempre entusiasmato.

Perché smisi? Perché un giorno il mio corpo mi disse basta. Si dice che “il corpo farebbe di tutto per salvarsi, anche abbatterti”. Sapevo questo concetto ma finché non lo provai sulla mia pelle non potei farlo mio e dei miei pazienti.

Il lavoro, il trasloco, la preparazione all’esame di stato di abilitazione alla professione di biologa nutrizionista, gli allenamenti/gare, la gestione di una squadra di atleti OCR, ad un certo punto nel 2017, prima che il mio corpo andasse definitivamente in crac (soffrivo di stress surrenalico, mononucleosi, insonnia, amenorrea ipotalamica, disiosi intestinale, iper istaminemia autogena, sovrappeso) dissi basta.

Come potevo essere il sole per i miei pazienti se io stessa non riuscivo a rispettarmi nel mio equilibrio tra corpo-spirito-mente?

Così tirai i remi in barca e mi fermai. Diedi più tempo al gustarmi i pasti che erano già sani ma ad orari sballati oppure consumati velocemente per poter lavorare di più o allenarmi di più.

Diedi più tempo al mio riposo migliorando la qualità del mio sonno (a letto presto come le galline il più spesso possibile). Diedi più tempo all’ascolto del mio corpo passando dalle OCR allo yoga e alla meditazione. Diedi più tempo a me stessa imparando ad essere più assertiva e a darmi giornate lavorative con orari umani. Insomma la SALUTE non è solo questione di qualità di cibo o di allenamento.

Se è arrivato a leggere fin qui vuol dire che anche lei sa cosa si prova e come ci sente in queste condizioni, ma sa anche che tutti possono cadere e che tutti se lo vogliono possono migliorare se stessi dai propri errori.

Da questa mia esperienza personale di salute-malattia-salute ho imparato che solo se si è disposti ad adattarsi ci si può trasformare. Mi ha dato un plus per andare oltre al segno/sintomo che il paziente porta in studio, mi ha dato un plus per entrare in ascolto con esso.

A chi si rivolge a me dico sempre “se vuole qualcosa che non ha mai avuto deve fare qualcosa che non ha mai fatto”. Lo so non è per nulla facile, ma attraverso la comunicazione e la collaborazione tra me e lei la fatica si ridurrà e il suo obiettivo di SALUTE REALE non sembrerà più così lontano.

Mi permetta ancora una piccola riflessione per farle capire i miei valori.

Viviamo in una società che ogni giorno e in ogni situazione, ostenta uno stato di benessere apparente. Rifuggiamo ad alta velocità ogni minima fatica fisica ma soprattutto mentale. E cosa ben più grave non riconosciamo più i nostri reali confini così da perdere “la bussola” su chi siamo e se sia dovuto a noi o agli altri ciò che ci accade. “Così è per tutto dico io”.

Chi ha la fortuna di avere o di aver conosciuto i propri nonni, di certo avrà sentito dire almeno una volta questa sacro santa frase: “si stava bene una volta”:
– Una volta non c’erano le macchine a costruire le cose, eppure quest’ultime duravano di più
– Una volta non c’erano le auto, eppure si arrivava alla meta col sorriso
– Una volta non c’erano i cellulari, eppure ci si capiva molto meglio
– Una volta non c’erano specchi in casa, eppure ci si sentiva sempre apposto e in ordine
– Una volta non c’erano le pillole magiche, eppure si era “in forma” comunque
– Una volta non c’era cibo in abbondanza, eppure il senso di sazietà si sentiva
– Una volta non c’era grande varietà di cibo, eppure la qualità organolettica e nutrizionale era ottimale
– Una volta non c’erano i frigoriferi, eppure il cibo non si deteriorava così alla svelta
– Una volta non c’erano dolci tutti i giorni, eppure quando ci si riuniva al pranzo domenicale era festa

Potrei continuare all’infinito e sarei un’ipocrita se dicessi che la tecnologia ha portato solo danni. Il punto è che la forza senza il controllo non serve a nulla. Insieme, passo dopo passo, impareremo come lei “funziona” e come sue doti preesistenti possano essere riconvertite al raggiungimento del suo obbiettivo e perché no anche oltre.

Si ricordi sempre che “se vuole qualcosa che non hai mai avuto devi fare qualcosa che non hai mai fatto”. Si metta in gioco, in gioco di squadra con me.
Allora iniziamo?

Richieda il suo appuntamento gratuito di 10 minuti. Potremo presentarci e iniziare a sciogliere i suoi dubbi.

L’aspetto!

  • Malattie autoimmuni
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