Delle molte zone corporee in cui si può manifestare l’insufficienza venosa, ovvero il seno, il fegato, i testicoli, l’inguine, l’ano, le gambe sono le più colpite. Il forte rialzo delle temperature associato al periodo estivo spesso slatentizza o peggiora condizioni quali le emorroidi (soprattutto per gli uomini) e la dolorabilità/gonfiore delle gambe (soprattutto nelle donne).
In genere l’insufficienza venosa non rappresenta un rischio per la salute. In molti casi, riducendo i fattori scatenanti, l’insufficienza venosa è migliorabile o addirittura risolvibile senza dover ricorrere a trattamenti chirurgici che invece sono necessari in stadi cronici avanzati (ad esempio varici e/o varicocele, ulcera venosa).
Perchè si manifesta?
La funzione delle vene è quella di favorire il ritorno del sangue (carico di anidride corporea e di scorie metaboliche) dalla periferia/estremi corporei al cuore. I presupposti perché questo avvenga correttamente sono:
Elasticità e distensibilità del vaso venoso (adeguata quantità di tessuto connettivo e muscolare, assenza di ossidazione e infiammazione).
Integrità e corretta occlusione delle valvole venose.
Pressione sanguigna stabile e costante (no compressioni o strozzature venose).
Pompa muscolare (pompa plantare, tono muscolare arti inferiori e pompa diaframmatica).
Quando tutti questi elementi sono difettosi e/o usurati si ha l’insufficienza venosa.
Quali sono i segnali?
I segni e sintomi che generalmente indicano una predisposizione all’insufficienza venosa sono:
Acufeni
Couperose
Teleangectasie (sottili vene a ragnatela)
Caviglie e gambe gonfie
Sensazione di gambe affaticate e pesanti
Dolore diffuso alle gambe
Prurito e formicolio alle caviglie
Crampi alle gambe, soprattutto notturni
Capillari visibili e varicosità
Comparsa di arrossamenti e macchie scure alle caviglie
A quali livelli si può intervenire?
1. Prevenzione primaria (ridurre la probabilità di manifestazione). Agire su:
Estate
Donne e/o donne a pera/ginoidi
la minor quantità di muscolo e scarsa qualità del tessuto connettivo causa una minor pompa nelle gambe e una minor resistenza della parete delle vene
Il bacino largo altera la postura, la deambulazione, comprime la vena iliaca
Gravidanza
compressione addominale
Famigliarità per insufficienza venosa
Problemi muscolari e anomalie strutturali (piede piatto e/o cavo, alluce e/o ginocchio valgo, …)
Riducono la volemia sanguigna e disidratano il corpo
3. Prevenzione terziaria (ridurre la gravità del sintomo). Agire su:
Vene o valvole venose danneggiate
Rigurgito sanguigno per errata chiusura delle valvole
Insufficienza renale e/o epatica, BPCO, …
Aumento della pressione sanguigna
Sovrappeso/obesità
Compressione della vena cava
Diabete e ipertensione
Infiammazione dei vasi
Interventi chirurgici (safenectomia o stripping, slerosanti, varicectomia, isterectomia, …)
Quali sono gli accorgimenti non invasivi per prevenire e ridurre l’insufficienza venosa delle gambe e delle emorroidi?
1. Stile alimentare
È bene ricordare che l’insufficienza venosa non è un disturbo prettamente estivo e che può manifestarsi in qualunque stagione perciò sarà importantissimo perseguire il più possibile i primi due livelli di trattamento.
Dieta dissociata (sfiamma l’intestino)
Consumare frutta e verdura fresca di stagione
Evitare la cottura al vapore o la lessatura (riduce gli edemi)
Questi prodotti non devono mai essere usati in prima battuta, come minimo solo dopo 2 mesi dai precedenti
Gli stessi ingredienti si possono trovare anche in creme ad uso topico che possono essere associate agli integratori nei periodi clou.
Oltre a tutti questi accorgimenti, per chi soffre di emorroidi, il mio consiglio è quello di migliorare la qualità dell’alvo, di ridurre il consumo di spezie nelle fasi acute e di detossificare correttamente il fegato (vedi articolo dedicato).
Mi raccomando nella scelta del miglior integratore assicuratevi sempre che gli ingredienti siano certificati ad elevata biodisponibilità e soprattutto evitate il fai da te. Rivolgetevi e confrontatevi sempre con il vostro nutrizionista e/o medico di fiducia.